A breve verrà attivato il nuovo strumento agevolativi di INVITALIA che mette a disposizione delle nuove imprese finanziamenti a tasso zero.
I soggetti beneficiari sono le imprese di micro e piccola dimensione con sede nell’intero territorio nazionale, costituite sotto forma di società (comprese cooperative) da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda. La domanda di agevolazione potrà essere presentata anche da persone fisiche che intendano provvedere alla costituzione di una nuova società. La compagine societaria deve essere composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni ovvero da donne.
Gli incentivi consistono in un finanziamento a tasso zero, a copertura del 75% delle spese ammissibili, che non potranno eccedere l’importo massimo di 1,5 milioni. Il conseguente risparmio di interessi è assoggettato alla normativa “de minimis“, pari a 200mila euro (o 100mila per il settore trasporti), concedibile nell’arco di tre esercizi finanziari.
I progetti di investimento possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, oppure l’erogazione di servizi in qualsiasi comparto. Nel decreto ministeriale dovrebbero essere incluse anche le iniziative in tema di turismo, in forse il commercio, nonché dei settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile (es. fruizione dei beni culturali e innovazione sociale).
Rientrano tra le spese ammissibili, suolo aziendale, fabbricati e opere murarie, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici e servizi per l’Itc, brevetti, licenze e marchi, consulenze specialistiche. Saranno finanziabili anche i costi sostenuti per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti.
Il finanziamento dovrà essere restituito in otto anni e dovrà essere assistito dalle garanzie previste dal Codice civile e da privilegio speciale. L’impresa beneficiaria avrà, inoltre, l’obbligo di dimostrare la copertura del 25% dell’investimento complessivo con mezzi propri o finanziamenti di terzi (es. mutui o prestiti)
Le domande saranno valutate in ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento delle risorse stanziate annualmente dal Fondo rotativo presso il Mef. Saranno valutate, in particolare, le competenze dei proponenti, l’introduzione di soluzioni innovative, le potenzialità del mercato di riferimento, la sostenibilità economico finanziaria.
La dotazione finanziaria messa a disposizione x lo strumento è di euro 500 milioni nel primo anno di avvio e fino a 1,5 miliardi in quattro anni.
Il termine iniziale di presentazione delle domande sarà determinato da un prossimo decreto dirigenziale.